venerdì 18 maggio 2007

Parliamo ancora d'amore...

Bentornati nella stanza dei fiori! Bene, ora rilassatevi, prendete la vostra tazza di té ed accomodatevi sui cuscini. La primavera è sbocciata e tutto esplode di colori e di profumi...ogni tanto, quando camminate, provate a fare attenzione agli alberi ed a tutto ciò che riguarda questa stagione. Anche mentre state andando al lavoro, anche se siete di fretta, cercate ogni tanto di osservare ciò che vi sta intorno. Non serve tanto, basta qualche secondo della vostra giornata. Oggi vi parlerò ancora dell'amore, o meglio, dell'Eros. Eros è pura energia: non la si può ingabbiare in una definizione, ed è incontrollabile, puramente istintiva. Eros è gioco, seduzione, attimi di sguardi, movenze appena accentuate, parole "non dette". Non ha niente a che vedere con il mondo stagnante dei pensieri e dei ragionamenti. Noi dobbiamo stare bene attenti quando ci chiama la voce di Eros: quasi sempre ci viene a trovare quando la nostra vita ha perso quel sapore di spensieratezza, oppure quando ci siamo impantanati nelle abitudini, oppure ancora quando vivamo una relazione amorosa spenta ed arida e che sopravvive solo per mero attaccamento all'altro. Non viene mai "per caso", ma viene per portare nuovi messaggi alla nostra interiorità. Noi crediamo di essere sempre uguali, immutabili. In realtà, le nostre cellule nascono e muoiono incessantemente, il sangue stesso si rinnova. Allora Eros è quell'onda purificatrice che spazza via tutte le idee che ci siamo fatti, e soprattutto le idee che abbiamo costruito su noi stessi e sulla nostra vita. Che cosa fare quando Eros ci chiama? Che cosa fare quando ci sentiamo improvvisamente attratti da una persona, che il giorno prima magari nemmeno consideravamo? Che cosa fare quando ci scopriamo più aperti alle novità e più disponibili a cogliere il nuovo? Eros più di tutto vuole solo una cosa da noi: che cediamo. Sì, vuole che noi per una volta non dirigiamo la nostra vita, che non ci diciamo dove andare, ma che sempliemente, estasiati dalla sua forza, ci limitiamo ad osservare ciò che capita dentro e fuori di noi. Perchè le cose cambiano davvero quanto meno abbiamo opinioni su noi stessi, quanto meno controlliamo gli eventi e quanto meno cerchiamo di interpretarli. Altra cosa importante è fare silenzio, silenzio di pensieri e silenzio di strategie: non parlarne con gli altri, nemmeno con gli amici più intimi. Quando Eros viene a bussare alla nostra porta, conduce con sé un cambiamento radicale ed è importante che ci prepariamo ad accoglierlo senza i nostri soliti ragionamenti che più o meno sono sempre gli stessi e che ci portano, inevitabilmente, a "svelare" il mistero, il segreto che questa forza trasmutatrice porta con sè. E' importante, invece, cercare di custodire il messaggio misterioso che Eros ci porta, custodirlo gelosamente dentro di noi: solo così, nel buio e nel silenzio, Eros potrà svolgere al meglio la sua funzione, quella di portare la nostra anima alla sua fioritura che condurrà ognuno di noi sulla strada più giusta e più adatta all'interiorità.

domenica 13 maggio 2007

"E' regredendo che la Via procede: mai non fa forza: questa è la sua forza..."

Lao Tze la sapeva lunga: questa citazione è l'essenza dell'insegnamento taoista, che egli come nessuno rende semplice in una frase soltanto. Se solo noi ci rendessimo conto di quanta fatica facciamo tutti i giorni, di quanto sforzo immettiamo nelle azioni quotidiane e di quanta insoddisfazione carichiamo le nostre vite, allora saremmo già a metà dell'opera. Oggi vorrei parlare con voi dell'amore, o meglio, delle relazioni amorose e ricollegare il tutto a Lao Tze. L'amore, quello vero, è assenza di sforzo, è assenza di obiettivi, è assenza di rimuginamenti e soprattutto di strategie. L'amore vero, Eros, semplicemente "è". Quando dall'innamoramento la relazione prende quota, di solito facciamo un gran "casino": vogliamo dirigere, controllare, porre l'altro sui binari del nostro modo di vedere il rapporto, senza guardare con attenzione l'altro, senza coglierne le sfumature e l'unicità. Ecco perché i matrimoni, le convivenze, le storie "datate" non durano, oppure magari stanno in piedi, ma sono morte, sepolte già da tempo, arenate nelle abitudini. Facciamo tanta fatica per ottenere qualcosa e la vita sembra prenderci in giro! Sembra dirci: "Toh, guarda! Ti sei talmente accanito per mantenere tutto ciò che volevi tu, che adesso ti sei completamente perso. Hai imprigionato te ed il tuo compagno, la tua compagna in un percorso vizioso e adesso stai male!" Eros, l'essenza dell'amore, non ci sta ad essere imprigionata nei nostri sforzi, nelle nostre fatiche ercoline per mantenere la vita "tranquilla". E poi, che cosa vuol dire "tranquilla"? Tranquilla, ma senza passione? Tranquilla, ma senza scoperte, senza nulla di nuovo? Tranquilla, ma schematizzata? Tranquilla ma spenta, la domenica a pranzo dai suoceri, in vacanza nello stesso posto ogni anno, sempre lo stesso ristornate, le stesse abitudini? Se sei così sei già morto, finito. E se vuoi cambiare, se vuoi trovare soluzioni ai problemi che tu stesso hai creato, se ci pensi e ci ripensi in continuazione, se ti giudichi, se giudichi l'altro, fai il peggio che si potrebbe fare: rimanere ancorato al passato. No, così non ce la potremo fare mai. Facciamo bene attenzione: quando, in una relazione di coppia, nasce un problema, quasi sempre scaturisce da un pensiero, da un'aspettativa, da un percorso che ci siamo messi in testa (o che ci hanno messo in testa), ma che in realtà non esiste. L'amore viene messo in crisi dai nostri stessi pensieri, che altro non sono se non pure illusioni. Ci facciamo un'idea, ci creiamo un ideale e su quello ricamiamo, lo gonfiamo di particolari, così che poi si insinua lentamente nel rapporto minandolo alle fondamenta in alcuni casi. Un esempio frequentissimo è rappresentato da coloro che hanno avuto un'infanzia travagliata o che hanno avuto difficoltà di comunicazione con la famiglia d'origine. Affamati di affetto e di attenzioni, appena intessono una relazione amorosa quasi sempre rivestono l'altro delle loro aspettative, e cioè richiedono molte attenzioni, continue conferme ed una grande energia da parte del compagno. Se vedono che il convivente stenta ad assecondarne i desideri, trovano altri modi per attirare l'attenzione, oppure diventano oppressivi nel rapporto, privando l'altro della sua libertà e della sua individualità. Se queste persone, nel tempo, non arrivano a sviluppare una consapevolezza necessaria alla loro maturazione, la storia è destinata a concludersi, prima o poi. E' già stata contaminata da aspettative, giudizi, lamentele con conseguente disagio da entrambi i componenti della coppia. Coloro che si rispecchiano in questo esempio, vivono di un ideale: quello del principe azzurro che li salva dai loro disagi e che si prende cura di loro. Pura illusione: questo non è amore! E allora, direte voi, qual'è l'amore giusto? Eros è giocoso, libero e più di tutto detesta le regole ed i condizionamenti. Non c'è l'amore "giusto": in un rapporto di coppia la citazione forse più esatta che Lao Tze ci suggerirebbe, potrebbe essere questa: "Non volere che le cose vadano come tu desideri, ma desidera che le cose vadano come devono andare...". Quando c'è un problema o un pensiero che non vorresti avere, non cercare di risolverlo, guardalo. Quando le cose non vanno come volevi tu, non pensarci su, ma guarda ciò che accade. Guarda e non dire niente, togliti di mezzo, non dare spiegazioni! E poi, se vuoi fare davvero un capolavoro, cedi e deponi le armi dei tuoi innumerevoli sforzi, soprattutto gli sforzi che fai per volere il tuo compagno o la tua compagna come te lo sei messo in testa tu. Per ultimo, una volta che cedi davvero, fai morire lentamente tutti i tuoi obiettivi, tutti i tuoi ideali, insomma fai tramontare il personaggio che reciti tutti i giorni. Poi stai a guardare che cosa accade, non smettere mai di guardare.....Guarda e basta.

domenica 6 maggio 2007

Un luogo dove fermarsi

La "stanza dei fiori" è come una piccola pausa da regalarsi durante la giornata, oppure la sera, al termine delle faccende quotidiane. E' un luogo dove ognuno può accedere tutte le volte in cui ne avverte il bisogno. Appena varcata la soglia di questo posto, vedrete tanti tipi di fiori, candele accese, incensi che bruciano e stoffe pregiate. Ci si ferma, si entra senza scarpe e poi ci si accomoda su morbidi cuscini. Nessuno abita questa stanza, ma i fiori sono freschi ogni giorno ed ogni giorno c'è un profumo diverso. Ogni ospite troverà, al suo ingresso, una tazza di tè o di tisana a sua scelta ed una melodia discreta di flauti a fargli da benvenuto. La "stanza dei fiori" è un luogo di fascino e di mistero, così come è misteriosa la voce che accompagna i visitatori all'interno... Si narra di una voce femminile, dolce e piacevole, che ogni giorno attira tanti ospiti parlando della nostra quotidianità e delle superficialità dell'uomo di fronte alla saggezza ed alla grandezza della vita. Questa voce non ha un volto, rimane avvolta nel mistero... ma è proprio grazie a questo mistero che molti frequentatori della "stanza dei fiori" hanno lasciato la loro testimonianza di una vita ritrovata e più autentica. Così potrete fare anche voi: ogni volta che vorrete, prima di uscire dalla stanza, potrete lasciare qualcosa di scritto, un vostro pensiero o un vostro commento. Accanto ai cuscini vedrete dei piccoli libri con una cordicella ed una penna. Scrivete quello che volete dopo esservi rilassati nella "stanza dei fiori". ...E non dimenticate di portare con voi il profumo del vostro fiore preferito, prima di uscire. In questo modo, tutte le volte che tornerete nella stanza potrete ricordarvi il profumo che quel giorno vi avrà accompagnato e magari scrivere sul libro dei pensieri, all'uscita, il fiore di appartenenza. Ogni giorno avrà un profumo diverso... Benvenuti!